Neal Black é un musicista un pò scoppiatello che cerca, con alterni risultati, un suo cammino tra Blues, musica messicana e song writing, e già questo gli fa onore. Un punto sul quale dovrà ancora lavorare molto é il canto, che adesso é più che altro un parlato, mentre i pezzi originali, specialmente i lenti con delle sfumature messicane, mostrano una certa maturità di scrittura. Quindi "The King of San Antone", "Dreams are for Losers" e "Hotel room in Mexico" son gli episodi più convincenti assieme ad una bella versione di “Fallin’ Rain” di Link Wray. I rock’ n’ blues torrenziali di “Yea I lied” e la lenta “Pigalle 4 a.m.” sembrano quasi un obbligo più che vera ispirazione. Neal Black ha soprattutto bisogno di trovare il coraggio per continuare sulla sua strada, cosa non facile con le congiunture musicali odierne, ma la giovane età, le capacità tecniche, Black si applica con talento alla chitarra sia acustica che elettrica, alla slide e al banjo, e la possibilità di circondarsi di buoni musicisti come il pianista Omar Ramirez, fanno sperare in un futuro promettente specialmente se la musa dell’ispirazione si decidesse ad illuminargli il cammino con costanza.
Luca Lupoli
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Track list
01.Yea I lied
02.The King of San Antone
03.Dreams are for losers
04.Take me (World’s on fire)
05.Hotel room in Mexico
06.It don’t make sense (you can’t make peace)
07.Shut up and confess
08.Pigalle 4 a.m.
09.Fallin’ Rain
10.You’re gonna make it |